Il Corteo

Le 500 figure in costume che compongono il corteo storico della manifestazione danno vita ad uno dei momenti più rappresentativi della serata.

Figure esili, possenti soldati e centurioni, luccichii di donne romane, il quadro dei ladroni, i maestosi cavalli fanno da cornice ad un Cristo che ondeggia e soffre nei 90 minuti di percorrenza della Via Crucis. L’arrivo in prossimità del Calvario è il preludio della fusione dei due eventi fino allora separati (corteo e scene), che il coordinamento di una collaudata regia riesce tutti gli anni ad integrare con abilità e suggestione.

 

La scena in piazza

Novità assoluta dell’edizione 2016, la scena realizzata in piazza Umaberto, la piazza principale di Grassina, ha portato uno dei momenti più drammatici della vicenda umana di Gesù di Nazareth narrata dai Vangeli proprio al centro del percorso del corteo e a pochi passi dai numerosi spettatori curiosi e stupiti.

La scena infatti ha ricostruito l’incontro e il dialogo di Gesù con il governatore Pilato, quel serrato e drammatico dialogo tra i due protagonisti, l’uomo e Dio, che sta al cuore del processo che porterà alla condanna e alla crocefissione del Nazareno.

La suggestiva ricostruzione e ambientazione della scena, gli attori la scenografia i colori assieme alla presenza dei soldati romani hanno anticipato e preluso in perfetta continuità la rappresentazione che a poche centinaia di metri sulla collina del Golgota stava narrando l’intera vicenda umana di Gesù Nazareno.

 La rappresentazione sulla collina

I 100 figuranti che nella serata e nelle luci della magnifica collina grassinese si muovono come ombre e attori sul palcoscenico naturale ricavato tra stradelle, muretti, ginestre e ulivi rappresentano un paesaggio e una raffigurazione scenica apprezzata e più volte lungamente applaudita da uomini e donne protagonisti dello spettacolo italiano; si ricordano a proposito le positive valutazioni espresse dal maestro Franco Zeffirelli, da Giorgio Albertazzi, dalla regina della danza Carla Fracci e dal regista Beppe Menegatti.

Solo alcuni accorgimenti teatrali di uno scenario naturale creano quella suggestiva armonia di colori, suoni e luci che tanto colpiscono lo spettatore che per la prima volta partecipa alla rappresentazione, ma che non finiscono mai di stupirlo.

I dialoghi e il testo sono liberamente tratti dai Vangeli di Matteo, Luca e Giovanni.Le musiche sono di Dvorak, Orff, Haendel, Grieg, Bach, Wagner, Verdi, Stravinskij, Beethoven, Faure, Malher, Albinoni.

La Rievocazione Storica del Venerdì Santo

Una delle più antiche rappresentazioni dedicate alla passione di Gesù Nazareno. Le sue origini, secondo alcune fonti storiche, risalgono al XVIII secolo. Oggi la rievocazione coinvolge oltre 500 figuranti in costume d’epoca. Per circa cinque ore lo spettacolo si sussegue con eventi suggestivi che rievocano e fanno rivivere lungo le vie del paese l’ambiente e i personaggi della Gerusalemme di 2000 anni fa.
Gli appuntamenti della rappresentazione sono da sempre due al quale si è aggiunto dall’ultima edizione una nuova realizzazione scenografica. Protagonisti sono quindi il corteo che sfila lungo il suo itinerario cittadino: sommi sacerdoti, farisei, soldati romani a cavallo, cortigiani alla corte di Erode, Pilato e un nutrito popolo di Gerusalemme tutti quanti accuratamente vestiti con costumi perfettamente riprodotti.
Nella piazza principale una novità scenica anticipa uno dei momenti più alti ed intensi della vicenda storica di Gesù di Nazareth. La scena ha luogo a pochi passi da spettatori stupiti che suggestionati dai personaggi, le voci le musiche e le luci si sentono coinvolti e parte dell’evento stesso.
A poche centinaia di passi dalla piazza intanto, presso un naturale anfiteatro scenico ai piedi di una collina viene raccontata in scene l’intera vita di Gesù. Questo è il luogo storico della rievocazione dove avviene l’incontro tra attori e figuranti che in una straordinaria scenografia di luci e sottofondi musicali rievocano e assieme assistono al trionfo finale della croce di Gesù Cristo.

I Luoghi della Rievocazione Storica

A Grassina cittadina a pochi chilometri da Firenze nel popoloso comune di  Bagno a Ripoli alle porte del noto territorio del Chianti. Le sue vie,  la sua piazza centrale sono i luoghi che ospitano  i momenti tra i più importanti della rivocazione storica.

Anche negozi e botteghe partecipano all’evento arredando a gara le loro vetrine con immagini e segni che raccontano aspetti e significati della rievocazione storica del Venerdì Santo. Tutto il paese di Grassina è infatti protagonista dell’evento, chiuso al traffico dal tardo pomeriggio, ospita ogni edizione suggestive iniziative che scandiscono il tempo in attesa dell’inizio della rievocazione.

Protagonista e spettacolare scenografia naturale della rievocazione è la collina alle spalle del borgo di Tegolaia. Da sempre è la sede per eccellenza della rappresentazione dove gli spettatori possono comodamente assistere seduti alla rievocazione storica grazie ad oltre 300 posti a sedere.  Di fronte a loro il naturale scenario ad anfiteatro della collina che ospita in punti diversi le scene della vita di Gesù ricostruite con sapienza spesso ispirate alla grande tradizione pittorica rinascimentale.

Il Venerdì prima di Pasqua

La data è una: il Venerdì Santo, il Venerdì prima di Pasqua. Da sempre la Rievocazione Storica del Venerdì Santo è rigorosamente fedele alla data e al calendario liturgico coerente con la sue origini di Rievocazione religiosa nata probabilmente in ringraziamento per un paese scampato alla peste nel XVII secolo.

Il Venerdì Santo data unica implica dei rischi. In caso di pioggia infatti la Rievocazione Storica del Venerdì viene spostata alla sera del lunedì di Pasquetta. Negli anni, raramente, la Rievocazione storica non ha avuto luogo.

Un tratto di autenticità volutamente confermato nel tempo.